Dal mese di settembre 2014, le classi del Liceo Scientifico - 3A, 3B, 3C, 4B, 4C - sono impegnate in un lavoro di ricerca e di autoformazione, sul misconosciuto ma incredibilmente affascinante tema del fenomeno mondiale dei FABLAB e della "Terza rivoluzione industriale".
Suddivisi in "Dipartimenti" (Economia-Tecnologia-Sociologia-Comunicazione) e in gruppi tematici, il Prof. Lumini e i 21 coordinatori del teamwork, stanno esplorando le più contemporanee innovazioni tecnologiche che stanno trasformando gli scenari del mondo della manifattureria, del lavoro, della progettazione e dei sistemi culturali di produzione e di consumo degli oggetti materiali umani: 3D printing, prototipazione rapida, reverse engineering, parametric design, coworking...
In questo lavoro di acquisizione di conoscenze e competenze sull'innovazione tecnologica, ci stanno aiutando diversi esperti e istituzioni, con le quali siamo in contatto già da diversi mesi.
Questo è possibile grazie alla rete di condivisioni che è possibile attivare sul web.
In particolare il CNR di Bologna e il MUSE-Museo della scienza di Trento, che a suo tempo avevano decretato il successo del nostro laboratorio per la chiamata STENCIL 2013, ci stanno seguendo e monitorando, per il momento da lontano, così coma la LIUC (Libera Università di Castellanza), il MIUR al quale è stato inoltrato un preciso progetto per la richiesta di un finanziamento finalizzato al progetto il nascente Make in Nuoro ed altre istituzioni regionali e nazionali.
Tematica impossibile da sintetizzare in poche parole, quella della cosiddetta "Terza rivoluzione industriale", implica conoscenze e competenze che sono impossibili da acquisire sui banchi di scuola e sui media consueti.
Consapevole quindi dell'urgenza e della complessità di questi argomenti, BIONIKONLab, avvalendosi anche delle strategie del NAT14, ha lanciato sul territorio iglesiente l'ipotesi di attivare una piattaforma di alfabetizzazione digitale che parta dal "basso" per dirigersi in maniera consapevole verso il mondo variegato e a volte sconcertante delle rivoluzioni di quello che viene spesso definito, anche con una certa enfasi, Nuovo Rinascimento Digitale.
Stiamo assistendo infatti ad un processo di sdoganamento e di svelamento sempre più incalzante delle conoscenze del digitale (software e hardware) che attraverso il sistema mondiale di internet e dell'open source vengono quotidianamente condivise e modificate da enormi comunità di utenti, virtuali e reali.
Basti pensare al fortunato destino dell' italianissimo progetto Arduino di Massimo Banzi &Co. che conta ormai su milioni di sviluppatori online e che sta aprendo incredibili possibilità al mondo degli smart object e dell'interattività digitale.
Il digitale non è solo il mondo patinato e sofisticato dei gadget elettronici di cui siamo spesso consumatori passivi e puramente ludici: la rivoluzione in cui siamo coinvolti è ben altro e perchè non non sia come sempre calata dall'altro a forza, la scuola in prima linea deve porsi l'obiettivo di divulgare e condividere questo mondo che sta trasformando tutte le cose con una velocità impressionante.
Deve poter permettere ai suoi giovani utenti l'acquisizione di una mentalità critica e attiva in relazione agli strumenti di conoscenza e di controllo delle interfacce tecnologiche.
Noi crediamo che la conoscenza e l'accesso creativo e competente ai sistemi open source, siano le uniche armi per dotare i ragazzi "nativi digitali" di una forma mentis capace di non far subire passivamente questi processi di modificazione epocale e che li proietti con competenza e lucidità negli scenari futuri ancora tutti da definire, date le incredibili potenzialità che si stanno aprendo in seno ai sistemi economici mondiali.
La tecnologia e le sue rivoluzioni epocali, sono una "faccenda" che ormai ci riguarda tutti, un businness globale verso il quale tutto il mondo viaggia in traiettorie vorticose e travolgenti.
Proprio per questa diffusione ed invadenza capillare dei suoi prodotti e delle sue logiche, non possiamo solo considerarci appendici passive di queste affascinanti sirene dell' universo digitale e delle sue sofisticate e affascinanti protesi: cellulari, Iphone, Ipad...
Il mondo che anima i Fabrication Laboratory di tutto il mondo aprono possibilità di condivisione e di progettualità creativa attraverso le mille risorse che la tecnologia sta offrendo.
Un dato per tutti: all'ultima Maker Faire di Roma, 90.000 fra artigiani digitali, smanettoni, inventori, geek community, ma anche studenti, disoccupati, pensionati, curiosi, bambini ed adolescenti hanno visitato i padiglioni di una fiera che ha presentato lo stato dell'arte dell'innovazione digitale FabLab e non solo.
http://www.makerfairerome.eu/its/
Alla luce di tutti questi motivi e di molti altri che in questa sede diventerebbe pesante sviluppare, crediamo che sia necessario che la scuola prenda atto di tutto questo complesso di fatti e si ponga in maniera critica e propositiva per non perdere ancora una volta una possibilità di attualizzazione e di capacità di lettura del contemporaneo, grande escluso tra i banchi e le LIM della nostra scuola.
Nel video allegato, viene documentato un caso molto interessante, che riguarda un piccola bimba ammalata di una gravissima malattia invalidante e delle possibilità offerte dalla 3Dprinting e dalla protipazione home made...
fa riflettere...